Differenze tra le versioni di "Team Perfidia"

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Finalmente, che lavoraccio
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(Finalmente, che lavoraccio)
 
A seguito di questa rivelazione, Gengar decide di assistere il giocatore e il compagno da dietro le quinte. Per prima cosa aiuta [[Team Oro|Alakazam]] e Xatu a creare la Gemma del Teletrasporto, essenziale per raggiungere la [[Torre Celeste]], nascondendosi successivamente. Dopo che {{DL|Lista dei personaggi di Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Rossa e Squadra Blu|Rayquaza}} viene sconfitto e convinto a distruggere il meteorite, l'esplosione che ne deriva sembra uccidere il giocatore e il compagno, gettando allo sbaraglio i loro spiriti. Gengar li salva riportando indietro le loro anime, sotto la farsa di voler portare loro nel "regno delle tenebre", smarrendo la via, e "piantandoli in asso" nel tentativo di preservare il suo ruolo di antagonista.
 
Nel dopostoria, Medicham appare alla destra della base della squadra di soccorso, raccontando al giocatore una "divertente" storia di Lombre che apparentemente è quasi affogato in mare. Questo permette al giocatore di ascoltare la vera storia da Lombre stesso, che gli permetterà di visitare il [[Mare Tempestoso]].
Dopo aver completato la [[Valle Voragine]] e aver ottenuto l'accesso alla [[Piana Cieloterso]], Medicham ed Ekans appariranno al laghetto di Whiscash. In entrambi i giorni, loro parleranno fra di loro di un dungeon secreto che vogliono tenere nascosto pure a Gengar, una meravigliosa caverna dove si dice che i desideri diventino realtà; una volta che il giocatore li sente vanno nel panico e, negando l'esistenza di un posto simile, se ne vanno. Al terzo giorno, al laghetto ci sarà solo Ekans, avendo esplorato il dungeon e venendo sconfitto, con Medicham ancora intrappolata là dentro, come si nota dalla sua richiesta di soccorso in bacheca. Accettare la richiesta di soccorso garantisce al giocatore l'accesso alla [[Grotta Sogno]], con il giocatore che riceverà una Pietrasogno da Medicham come ricompensa.
 
Dopo aver completato il Mare Tempestoso ed aver soccorso Medicham, lei ed Ekans appariranno all'Ufficio Postale Pelipper, ancora parlando fra di loro; questa volta, menzioneranno che Gengar non si è fatto vedere spesso ultimamente e che stava agendo in modo parecchio strano. Il giorno successivo il duo si trova in Piazza Pokémon, dove menzionano il fatto che Gengar ha scalato il Monte Surgelo, presumibilmente per incontrare Ninetales. Il giorno successivo, Gengar si rivolge al giocatore quando esce dalla base, chiedendogli aiuto per raggiungere il Monte Surgelo, in quanto lui non è capace di farlo con soltanto le proprie forze.
 
In cima, Gengar parla a Ninetales, rivelando che in realtà era lui l'umano della leggenda; Ninetales dice che l'umano diventò Gengar perché egli corse via sia da lui che da Gardevoir. Gengar dice a Ninetales di rimuovere la maledizione, minacciando anche di ricorrere all'aiuto del giocatore per sconfiggerlo se fosse stato necessario. Ninetales risponde che neanche sconfiggendolo avrebbero potuto rimuovere la maledizione, ma fa riferimento ad un altro modo. Inizia a dire che è infuriato a causa del cuore "controverso" di Gengar, che in primo piano era l'obiettivo della sua maledizione; a seconda dello stato del cuore di Gengar, la maledizione può essere spezzata. Egli da a Gengar lo Stemma Ninetales e gli suggerisce di andare nella [[Grotta Tenebrosa]], dove forse sarà in grado si sbloccare la forma corporea di Gardevoir. Quando Gengar e il giocatore se ne vanno egli nota che Gengar è cambiato, dicendo che le sue vecchie e nuove emozioni sono in lotta tra di loro.
 
La mattina dopo, il giocatore scorta Gengar nei meandri della Grotta Tenebrosa, dove piazza lo Stemma Ninetales nella pedana. Successivamente, entrambi vengono salutati da un misterioso, apparentemente informe essere conosciuto con il nome di "giudice delle tenebre", che chiede loro se sono venuti per rompere la maledizione di Gardevoir. Gengar lo afferma, ma il "giudice" dice che ha bisogno prima di valutare Gengar. Gengar chiede se ha bisogno di affrontare un boss, e il "giudice" risponde dicendogli di rispondere semplicemente ad alcune domande, a quel punto immobilizza Gengar e chiede al giocatore di rispondere al posto suo, dicendo che Gengar probabilmente non rivelerà mai i suoi veri sentimenti.
 
Il "giudice" spedisce il giocatore nel cuore di Gengar per rispondere alle sue domande, e una volta finito, dice di non poter rompere la maledizione. Disperato, Gengar rompe il sigillo che lo immobilizzava e lo supplica di poter dire la sua. Egli ammette di aver abbandonato Gardevoir per salvare se stesso, e che fu facile scordarsi di lei e della maledizione, vivendo la sua vita da umano e da Gengar senza curarsene. Tuttavia, nel sogno del giocatore, ha scoperto che Gardevoir non l'ha dimenticato, e lo ha anche considerato un amico insostituibile nonostante quello che le ha fatto, facendogli capire quanto fosse stato egoista. Questo gli fa realizzare cosa gli mancava in tutto questo tempo: un senso di gratitudine.
 
Questa rivelazione permette alla maledizione di spezzarsi. Arriva Ninetales che si congratula con Gengar, dichiarando che il suo nuovo senso di gratitudine era la chiave per sbloccare la forma corporea di Gardevoir. Menziona anche che Gardevoir si risveglierà presto, ma senza i ricordi di quello che era accaduto fra lei e Gengar; Gengar è geniunamente riconoscente che la maledizione sia stata rotta, affermando che per lui questo è abbastanza. Più tardi, Gardevoir ringrazia il giocatore e Gengar pur "non avendola mai incontrata". Gengar ringrazia pure il giocatore dandogli un Velomobile. Quando fa per andarsene, Gardevoir gli chiede come si chiama, e Gengar si "presenta" a lei.
 
Nessuno del Team Perfidia appare più dopo questo punto del gioco. Non si sa cosa sia accaduto loro.
 
==Squadra==
839

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